Ultima modifica: 23 Novembre 2017

“La rivoluzione digitale a scuola”

“La rivoluzione digitale a scuola”

Seminario del prof. G. Corsaro

In data 21/11/2017 l’I.C. “G. Verga” di Riposto ha avuto il piacere di ospitare il prof. Giuseppe Corsaro che ha tenuto un seminario dal titolo “La rivoluzione digitale a scuola” rivolto ai docenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto. Per comprendere l’alta valenza formativa dell’incontro dobbiamo spendere due parole sul relatore, prof. Corsaro, fondatore e amministratore del blog e della community “Insegnanti 2.0”, che vanta ormai la partecipazione di più di 28.000 docenti in tutta Italia. Oltre a ciò, il prof. Corsaro è formatore accreditato di “Impara Digitale”. Si tratta di un Centro Studi nazionale nato nel marzo 2012 per promuovere lo sviluppo di una modalità didattica innovativa, che permetta alla scuola italiana ed europea di beneficiare significativamente del potenziale offerto dall’introduzione della tecnologia digitale. Impara Digitale ha come obiettivo quello di  promuovere un metodo di didattica per competenze attraverso l’utilizzo di tecnologie personali e mobili. L’associazione ricerca, sperimenta, condivide e insegna quanto imparato dalla reciproca collaborazione, sviluppando un solido network di riferimento a livello nazionale.

Accolto calorosamente dalla dirigente scolastica, prof.ssa Cinthia D’Anna, il prof. Corsaro, con la straordinaria chiarezza comunicativa che lo contraddistingue, ha illustrato brevemente la situazione odierna del digitale a scuola, mettendo in evidenza da una parte gli innumerevoli vantaggi che un’applicazione del digitale alla didattica comporterebbe in termini di motivazione per gli studenti, e dall’altra mostrando come, anche per i docenti, i vantaggi sarebbero notevoli in termini di efficacia ed efficienza dell’intervento didattico. Il prof. Corsaro ha presentato un esempio illuminante: immaginiamo per un momento che un uomo dell’Ottocento possa risorgere e vivere per un giorno nel nostro tempo; sarebbe indubbiamente sconvolto da quanto il mondo sia cambiato, ad esempio nei mezzi di trasporto, nelle comunicazioni o nei progressi della medicina. L’unica cosa che il nostro uomo del passato non avrebbe difficoltà a riconoscere è la scuola. Perché è cambiata molto poco. L’assetto della classe, ad esempio, è lo stesso del secolo scorso: una cattedra, rivolta frontalmente verso i banchi, da cui il docente eroga il suo sapere ai suoi studenti, quasi fossero dei vasi da riempire. Ebbene, per il prof. Corsaro questo tipo di didattica tradizionale non può più bastare. Ce lo chiede l’Europa, che con la Raccomandazione del 2008 invita i docenti a spostare il focus dai meri contenuti alle competenze chiave. E ce lo chiedono gli alunni che parlano un linguaggio ormai sempre più distante dal nostro. E allora cosa possono fare i docenti? Come attrezzarci per combattere la noia degli studenti, catturare la loro attenzione e motivarli? Il digitale ci viene in aiuto con tutta una serie di applicazioni e strumenti. Il prof. Corsaro ce ne mostra due: Kahoot! e Plickers.

Kahoot! è uno strumento molto coinvolgente e semplice da usare per creare quiz, discussioni e sondaggi online da utilizzare per verificare la comprensione di una lezione. Sulla LIM il docente proietta le domande mentre gli studenti usano lo smartphone o il tablet come risponditori attraverso i quali inviare le risposte.

Anche Plickers è un’app utilizzata per realizzare e somministrare quiz, ma a differenza di Kahoot! non necessita di grandi tecnologie, come pc, smartphone o tablet, ma semplicemente di un’App e di fogli di carta. Il docente scarica l’App di Plickers con il suo device, crea una classe virtuale e somministra un quiz on line al quale i discenti risponderanno utilizzando una serie di card che contengono dei codici. Per gli studenti sarà sufficiente rivolgere verso il docente la propria card con il codice personale stampato. L’App registrerà tutte le risposte e queste verranno immediatamente rielaborate e rese disponibili al docente stesso.

Naturalmente questi sono solo due degli innumerevoli strumenti che oggi i docenti hanno a disposizione per innovare la didattica e renderla più accattivante.

Indubbiamente questa è la strada da seguire, se vogliamo che i nostri alunni siano protagonisti attivi del loro apprendimento e non vasi vuoti da riempire. Edgar Morin, filosofo e sociologo francese, noto per il suo approccio all’avanguardia sull’educazione e l’insegnamento, disse: “E’ meglio una testa ben fatta che una testa ben piena.   E non possiamo non condividere.

 

Riposto, 23/11/2017                                              Prof. Maria Elisa Di Francesco